Manca e la pallacanestro in periodo COVID: “Tanta tecnica, sedute fisiche mirate e grande passione dei ragazzi”

da | Dic 11, 2020 | News

La pallacanestro in periodo COVID ha dovuto mutare i propri metodi di lavoro secondo le linee guida dettate dal CONI e dalle singole Federazioni. Questo cambiamento è stato sicuramente impattante sotto tanti punti di vista, ma affrontato nel migliore dei modi dal nostro staff tecnico e dai preparatori, capaci di reinventare una programmazione stagionale su misura per tutto il settore giovanile.

A raccontare questo “strano” inizio di stagione, è il responsabile del settore giovanile Esperia Olimpia, Federico Manca: “In questo difficile periodo sportivo e non solo, nel quale sono stati aboliti i classici allenamenti di squadra, abbiamo la fortuna di avere una grande struttura che ci permette, con 3 campi all’aperto, di poter comunque svolgere allenamenti sotto forma individuale nel pieno rispetto dei protocolli federali.” Un plus che ci consente di lavorare con tutti i gruppi del settore giovanile per 3 giorni alla settimana”.

Il lavoro è ovviamente incentrato sulla tecnica individuale, prestando maggiormente cura ai dettagli di ogni singolo fondamentale tecnico. Il ball-handling occupa generalmente la prima parte dell’allenamento. Cerchiamo di dedicare i primi 10-15 minuti al trattamento della palla e lo usiamo, abbinato ad altri strumenti (come palline o palloni di diverso peso e dimensioni, coni o altri oggetti) per migliorare la sensibilità e la coordinazione. “Il tiro è sempre presente in tutti gli allenamenti. Lavoriamo sulla meccanica e sui vari arresti che ci servono per trovare l’equilibrio (a un tempo, due tempi, passo zero) e per creare separazione (step back, side step)“.Particolare cura è dedicata alle partenze (spagnola, uso del passo zero), alle conclusioni e a soluzioni alternative ai gesti canonici per arricchire il bagaglio tecnico dei ragazzi. “Oltre alla prima parte tecnica, meccanica del gesto e alla successiva ripetizione del gesto in quantità, cerchiamo di allenare la “scelta”, ossia la decisione del giocatore in relazione a quello che succede in campo. Questo è un aspetto molto importante sul quale lavoriamo dato che, essendo il nostro uno sport di situazione, la lettura dei ragazzi diventa fondamentale“.

Al lavoro tecnico viene costantemente accompagnato il lavoro fisico dei nostri preparatori: due interventi settimanali, adattati ad ogni gruppo, che vanno ad integrarsi all’interno di una programmazione comune. “Siamo molto orgogliosi del duro lavoro che stiamo facendo e della disponibilità sia dei ragazzi che delle famiglie, sempre puntuali negli impegni e molto rispettosi delle normative. Sappiamo che soprattutto per un settore giovanile la mancanza dei campionati di riferimento ma in generale della possibilità di “giocare” è pesante, per questo motivo i ragazzi meritano davvero un grande ringraziamento per la passione dimostrata sin dal primo giorno di lavoro in campo“.

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