Nell’anno Covid 2020 anche il lavoro dei preparatori atletici ha dovuto, giocoforza, adattarsi alle nuova disposizioni federali. E così, in parallelo con la programmazione tecnica raccontata dal responsabile del settore giovanile Federico Manca, ecco il turno del Capo Preparatore Simone Porta, che descrive il percorso cucito sulle varie categorie insieme al suo staff composto da Luca Cordeddu e Gabriele Cossu:
“Il lavoro fisico è organizzato in due sedute settimanali e accompagna gli allenamenti tecnici. Seguendo una programmazione comune gli allenamenti vengono svolti in maniera integrata variando l’intervento in funzione degli obiettivi tecnici e/o fisici. L’approccio delle sedute di allenamento per le squadre più giovani è mirato al miglioramento coordinativo, allo sviluppo di stabilità e rapidità senza però tralasciare l’aspetto ludico.
In un momento in cui il gioco è condizionato dall’emergenza covid-19 durante le sessioni di allenamento non possono mancare gare staffette e giochi a squadre in totale sicurezza, senza contatti, a carico naturale o con piccoli attrezzi.
Nelle categorie maggiori invece l’approccio durante la settimana è un po’ diverso, la crescita dei ragazzi ha bisogno di essere supportata da un programma di allenamento più completo, le due sedute sono diverse tra loro e hanno obiettivi diversi. Solitamente quando il preparatore interviene nella prima parte dell’allenamento, all’attivazione si alternano lavori di “core training”,di rapidità, “agility” e forza che cambia a seconda dell’età. Quando l’intervento del preparatore è inserito nella seconda parte dell’allenamento l’attenzione è focalizzata sulle posizioni specifiche, funzionali al gioco sia statiche che dinamiche: le partenze, gli arresti i cambi di direzione, i cambi di senso, “shuttle” e simili, mentre l’aspetto metabolico o “condittioning” è caratterizzato da lavori intermittenti con palla (inserimento di fondamentali ed elementi tecnici) e/o a secco (esercitazioni combinate di accelerazioni e decelerazioni)”.